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Valutazione dialogata e concetti fondanti: la scuola cambia pelle

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Come possiamo operare per valutare le competenze nelle discipline in modo che l’allievo sia attore anche di questa fase didattica (auto-valutazione) e non esclusivamente destinatario (per lo più passivo)? Come facciamo a trovare il tempo per dedicarci agli aspetti educativi delle nostre didattiche inclusive se dobbiamo svolgere i programmi ormai enciclopedici implicitamente o esplicitamente dichiarati nei PTOF? Come facciamo a dotare i nostri allievi di un “metodo di studio” efficace quando la quantità dei contenuti da affrontare ci induce a praticare didattiche per lo più trasmissive? Interrogativi del genere irrompono nella nostra esperienza quotidiana di insegnanti facendoci mancare il respiro. Poco importa che si sia convinti o meno della necessità di cambiare la Scuola della quantità in Scuola della qualità: qualsiasi sia la nostra aspirazione pedagogica siamo costretti a rinunciarvi sotto la pressione della mole dei contenuti da trasmettere e dalla opprimente quantità di incombenze formali che ci sovrastano. E’ tanto asfissiante la quotidianità che se qualcuno venisse da noi non per venderci l’ultimo ritrovato del didattichese di moda ma semplicemente per proporci l’acquisto di “un minuto di pace e contemplazione d’aula” ne diventeremmo clienti all’istante! Eppure… è possibile uscire dal turbinio e riscoprire la bellezza della nostra professione. L’intervento proporrà una “nuova cultura della valutazione“ (inclusiva proprio perché in grado di “dare e ricevere valore” offrendo esempi e strumenti d’uso semplice e pratico) ed offrirà come operare per scegliere i contenuti minimi da proporre per puntare su “una didattica di qualità che si basi sui Concetti Fondanti delle varie discipline”. Si tratta di due aspetti che, se messi in atto con convinzione e professionalità, portano la Scuola a “cambiar la sua pelle” per aprirsi all’educazione che il XXI° secolo ci chiede con forza! Tutti potremo constatare come basti assumere uno sguardo e una postura solo leggermente diversi rispetto alle nostre consuetudini didattiche per rispondere facilmente alle domande iniziali lavorando per promuovere competenze disciplinari e cittadinanza.
Con Tiziano Pera

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