Tutta la teoria della Progettazione Universale potrebbe essere riassunta in una frase: è importante progettare pensando a chi ha più difficoltà, a chi costituisce un “caso limite”, piuttosto che limitarsi a pensare al proprio “utente medio”. Questo implica una profonda riflessione su quali siano i requisiti che si danno per scontati ogni volta che si produce una presentazione rivolta a un uditorio ad alta variabilità, quale può essere una classe: oggetti fatti per essere visti e per rappresentare concetti, possono produrre barriere proprio per chi abbia difficoltà sensoriali o cognitive. In questo workshop si discuteranno alcuni temi e alcune strategie utili per migliorare l’accessibilità delle slide e per meglio integrarle in percorsi didattici che aspirino ad essere inclusivi.
Con Andrea Mangiatordi.