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Presentazioni universali: progettare e presentare slide accessibili e inclusive

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Lucidi, trasparenze, diapositive, slide… sono molti i nomi dei “mattoni” alla base delle presentazioni visuali che si possono utilizzare per rinforzare con immagini e testi lezioni e altre forme di discorsi in pubblico. Queste risorse si basano in genere quasi totalmente sul canale visivo, rivolgendosi a un uditorio con l’intenzione di catturarne l’attenzione, di chiarire concetti, di dare vita a narrazioni memorabili. Purtroppo, però, non sempre funzionano. Sicuramente, non funzionano con tutti allo stesso modo. Se fare “belle slide”, però, è difficile – poiché non tutti hanno competenze di design grafico, e di certo i template predefiniti presenti nei principali software non sempre garantiscono buoni risultati – ancora più complicato è costruire “buone slide”, ma soprattutto non è scontato il progettare presentazioni accessibili ed inclusive. In un mondo dominato dalla vista, infatti, chi è privo di questo senso può trovarsi in serie difficoltà nel seguire un discorso in cui i “come vedete qui” o i “nel testo evidenziato in rosso” si susseguono senza offrire altri appigli sensoriali. Ma non si tratta solo di problematiche visive: anche altri disturbi, quali ad esempio la dislessia, possono comportare difficoltà spesso difficili da individuare per un presentatore o un docente. Questo intervento si propone di mettere a fuoco le principali barriere che si possono riscontrare nella fruizione di presentazioni basate su slide e di offrire alcuni spunti utili tanto per il principiante, quanto per l’esperto, al fine di favorire la creazione di diapositive inclusive, progettate secondo i principi dello Universal Design. Con Andrea Mangiatordi

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