L’immagine digitale e la sua manipolazione apre dei percorsi di intervento interessanti che spaziano dalla rappresentazione del sé a ragionamenti più complessi relativi alle fonti storiche iconografiche e la loro attendibilità. In un momento storico in cui tutti i cittadini sono stati catapultati in una dimensione virtuale, i bambini rischiano di essere soggetti passivi del processo di virtualizzazione delle relazioni tra pari, non possedendo conoscenze e competenze, capacità critica e responsabilità dell’agito virtuale nell’utilizzo degli strumenti.
I rischi dell’utilizzo delle tecnologie digitali intese come libero utilizzo di dispositivi connessi a internet sono materia nota. Il nostro intervento si è quindi concentrato su un laboratorio che potesse fornire spunti di riflessione, sguardo critico rispetto alla comunicazione digitale e in particolare all’immagine.
Il percorso si è tenuto in dad nell’annualità 2020/2021 in tre classi di scuola primaria del 3 e 4 anno.
Con Chiara Amendola e Cristina Martellosio di Wemake.