Sono Olga e sono a scuola da così tanti anni che le ho viste tutte: tempo pieno, modulo, tempo normale, tante difficoltà. Ora sto andando in pensione e mi porto dietro un grande carico.
Io non volevo fare la maestra, volevo fare la poliziotta, ma siccome ero molto bassa non mi hanno accettata. Sono andata all’Università a fare giurisprudenza, poi ho fatto il concorso (e l’ho vinto)e da lì ho capito che forse non era successo per caso quello che mi è stato negato.
Fare la maestra mi ha salvato la vita quando ho avuto le gravi malattie, perché avevo l’ansia di tornare dai miei alunni e questo mi faceva guarire in fretta.
Non so chi ci ha guadagnato di più, se io o la scuola. Io ho guadagnato molto, in termini di umanità, di professionalità, perché ho dovuto cambiare la mia testa , ho dovuto studiare tanto che alla fine sono diventata –credo- una maestra.
Vedo la scuola poco valutata in termini politici ed economici.
La Sfida più grande per gli insegnanti di oggi è quella di riuscire a preoccuparsi di quello che succede nella scuola. Siamo distratti dagli aspetti burocratici e spesso perdiamo di vista il senso, il motivo per cui siamo qui e che ci differenzia dagli altri lavoratori.