“Anche la Costituzione italiana ora lo stabilisce in modo esplicito: tra i doveri e i diritti di ogni cittadino ci sono lo sviluppo sostenibile e l’interesse delle future generazioni”. Barbara Floridia, sottosegretaria al Ministero dell’istruzione e prima ancora insegnante, il “nuovo” articolo 9 della costituzione, votato quasi all’unanimità lo scorso febbraio, prova a viverlo ogni giorno, non solo a parole.
Grazie al Piano RiGenerazione Scuola, e all’omonimo portale (online dal giugno 2021), sta sostenendo infatti scuole, docenti e studenti di ogni ordine e grado a fare altrettanto, rendendo viva l’educazione civica e i suoi pilastri, ma anche i 17 obiettivi Onu dell’Agenda 2030. Una proposta già in atto che ha presentato sabato 30 aprile al pubblico di Sfide-La scuola di tutti e alle tante realtà che animano Fa’ la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
“RiGenerazione scuola offre risorse economiche e scientifiche, strumenti, opportunità e idee per realizzare in classe progetti legati alla transizione ecologica e culturale -spiega Barbara Floridia-: c’è bisogno di concretezza e di pensare alla scuola come all’autostrada del pensiero, perché grazie ai ragazzi possiamo arrivare ovunque, nelle famiglie e nella società, e lì cambiare la mentalità delle persone”.
Sono già 3500 gli istituti che hanno ricevuto un finanziamento per i loro progetti, è bastato partecipare a uno dei bandi segnalati e inserire il Piano di Rigenerazione scuola all’interno del Pof, il piano di offerta formativa. Sono state così ristrutturate aule e spazi comuni, realizzati orti scolastici e “imprese virtuose” come a Vittoria, in provincia di Ragusa, dove bambini e bambine hanno utilizzato i limoni coltivati a scuola per produrre caramelle biologiche, con il supporto della locale farmacia. “Un piccolo esempio di quello che si può creare grazie alla rete di Rigeneratori -prosegue Floridia-. In questa community green, segnalata nel nostro sito, le scuole possono trovare i contatti di associazioni, enti pubblici e aziende private (selezionate tramite bando, ndr) che operano nei diversi territori contro la cultura delle scarto, a favore della salvaguardia del Pianeta, valorizzando l’accesso ai beni comuni, l’economia circolare e il recupero della socialità”.
E proprio alla condivisione di tempo e saperi fa pensare la parola “generazione” che fa capolino nel titolo scelto per questo ambizioso progetto. “Alla resilienza abbiamo preferito il termine rigenerare perché non vogliamo insegnare ai nostri ragazzi a resistere, ma a cogliere le occasioni in modo creativo, a costruire i mulini a vento, non capanne in cui ripararsi in attesa che la tempesta finisca. Ma per farlo non possono essere lasciati soli, hanno bisogno delle nostre generazioni, di noi adulti, così come noi abbiamo bisogno di loro per rendere reali i diritti e i sogni che abbiamo avuto in gioventù. Sanare i conflitti significa guardare insieme il futuro, e andare lontano”.
(Elena Parasiliti)