Fare lezione da casa, con una didattica “del fare” e non “dell’assegnare”
Questo mio contributo è diretto soprattutto ai docenti delle scuole del primo ciclo, ai quali consiglio alcune strategie per la progettazione e la gestione di una lezione online: un webinar è infatti ben diverso da una lezione in classe. Per tenere viva l’attenzione e coinvolgere gli alunni, una videolezione sincrona dovrebbe prevedere diversi momenti, essere simile ad una lezione segmentata che consiste proprio nella partizione del tempo scuola in varie fasi, caratterizzate da differenti proposte didattiche. La progettazione di una lezione a distanza richiede, oltre che competenze digitali, anche molto impegno e capacità di sapersi reinventare. Per preparare un webinar, prima di tutto è necessario tener conto del contesto in cui dobbiamo operare e delle infrastrutture dell’istituto. Le dotazioni delle scuole sono sostanzialmente di tre livelli:
- base
- registro elettronico e piattaforma per videoconferenze (es. Skype, Jitsi, Zoom, …), chat con i genitori
- intermedio
- registro elettronico e piattaforma per videoconferenze (es. Skype, Jitsi, Zoom, …)
- classe virtuale creata dal singolo docente in una piattaforma che non richiede account per l’alunno di età inferiore ai 16 anni (es. Edmodo o Weschool, ….)
- avanzato
- registro elettronico e piattaforma per videoconferenze (es. Meet, Teams, …)
- piattaforma della scuola (Gsuite, Office 365) con classe virtuale e app integrate
L’infrastruttura presente nella scuola condiziona la modalità di interazione dei docenti con studenti e famiglie: se la dotazione è di base, sarà più difficile garantire non tanto una continuità nell’assegnazione dei compiti, quanto la costanza del feedback sul lavoro svolto. E’ importante dunque che le scuole si dotino di una piattaforma d’istituto, scegliendo tra le tante opportunità disponibili oggi.
Fasi sincrona e asincrona
Pensiamo ora ad una lezione in videoconferenza e ai momenti che la precedono e la seguono. In generale limitiamo all’indispensabile la richiesta di compilazione di schede in pdf (che devono essere prima stampate) o di svolgimento di esercizi del libro di testo da realizzare sul quaderno; entrambe le modalità prevedono che il genitore fotografi il compito e lo faccia avere al docente sotto forma di immagine, caricandolo sul registro elettronico o in classe virtuale.
Come fare allora?
Se la scuola è provvista di una dotazione di base non ci sono molte modalità alternative, ma se abbiamo a disposizione una suite di istituto, possiamo far lavorare gli alunni con documenti di testo, presentazioni e app varie che consentono un lavoro pienamente digitale e anche collaborativo.
Progettiamo accuratamente, immaginando un incontro online di 45 minuti.
Durante il webinar
- interazione iniziale con gli alunni per l’accoglienza [gli alunni usano il microfono per rispondere ai saluti] (5 min);
- una domanda breve di ripasso di quanto svolto precedentemente per dare continuità al lavoro che svolgeremo e gli alunni mandano le risposte via chat (senza microfono)] (10 min). In alternativa possiamo usare una app per creare ed erogare un veloce test (es. Kahoot Challenge, Quizziz)
- lezione (10 min) proposta scegliendo tra diversi approcci (spiegazione frontale, lettura di un testo, lancio di una discussione, presentazione di una situazione-problema, commento di un grafico, simulazioni, attività con caratteristica di scoperta, uso di un software specifico, …)
- assegnazione di un lavoro agli alunni con relativa consegna di quanto prodotto (anche se lo svolgimento è parziale) (15 min),
- sintesi finale del docente riassumiamo quanto fatto durante l’incontro, chiedendo qualche contributo (ripresa dei termini chiave, spiegazioni brevi,…) (5 min)
Sentiamo le voci dei bambini, diamo loro spazio e facciamo diventare questi momenti delle occasioni per una valutazione formativa.
Proviamo, sperimentiamo, monitoriamo:
- il format funziona? Allora continuiamo così
- è troppo lungo il webinar per l’intera classe? Suddividiamo la classe in gruppi e dedichiamo a ciascun gruppo 15 minuti mentre il resto dei bambini ha un lavoretto da svolgere.
- abbiamo classi in parallelo con un’altra collega? Prepariamo insieme la lezione poi proponiamola ai nostri bambini ognuno nella propria classe.
- abbiamo un buon rapporto di collaborazione con i nostri colleghi dello stesso consiglio di classe? Se si, progettiamo una lezione interdisciplinare da proporre alla classe partecipando in due allo stesso webinar, se no allora è il momento di cominciare a lavorare insieme.
Dovremmo metterci “il cappello da regista” e creare un format che ci rappresenti, nel condurre i nostri webinar per ricreare quella quotidianità che avevamo in classe.
Prima del webinar (attività a casa)
Per esempio le lezioni online potrebbero essere precedute dalla visione di un video che introduce all’argomento, dall’analisi di una immagine, dall’ascolto di un audio, da una attività manuale guidata da un tutorial. Compiti brevi che aiutano l’alunno ad entrare in sintonia con il tema dell’incontro successivo.
In rete sono migliaia e migliaia le risorse disponibili, scegliamo fonti autorevoli e valide; il riuso dei materiali disponibili nel rispetto delle licenze, è un modo per acquisire competenza, nel valutare una risorsa e nell’imparare a produrne di nuove. Quindi esploriamo e remixiamo risorse, se utili per la nostra didattica. Vedrete che con tempo apprezzerete l’aver imparato a creare i vostri materiali, anche in collaborazione con i colleghi di scuola.
Dopo il webinar (attività a casa)
Per la fase offline che segue il webinar, possiamo assegnare
- materiali di studio, ad esempio:
- brevi video (max 3-5 minuti),
- pagina del libro di testo,
- racconto da leggere, problema da inventare
- attività di gamification per consolidare le conoscenze
- schede autoprodotte ( create con strumenti della piattaforma di scuola)
- attività manuali guidate da tutorial con invio della fotografia del prodotto finale
- costruire un tangram di cartoncino seguendo un tutorial, inventare figure e creare una storia
- costruire una squadra piegando la carta con angoli 30°, 60° per misurare angoli
- attività guidate con caratteristica di scoperta, usando un software specifico
- simulazioni di materie scientifiche in ambienti tipo PHET
- problemi da risolvere, ma presentati in formato audio per sviluppare capacità di ascolto
L’importante è il coordinamento fra colleghi del consiglio di classe per una equa distribuzione dei carichi di lavoro nella settimana
Conclusione
Dobbiamo convincerci che questa modalità sarà la nostra prassi quotidiana, per quest’anno scolastico. Sfruttando la tecnologia, abbiamo adesso tempo e strumenti per “imparare insieme” e “insegnare insieme”: una formidabile opportunità per costruire nelle nostre scuole comunità di pratica che trovano un proprio modo di operare, di collaborare, di progettare, di valutare.
E’ un periodo di divieti e restrizioni importanti, ma anche di straordinaria libertà di sperimentare, di fare ricerca didattica per implementare modelli nuovi che ci saranno utili anche in un futuro in cui avremo ritrovato una nuova normalità.
Anche noi di Sfide intendiamo fornire un contributo mettendo a disposizione competenze e professionalità: al link https://sites.google.com/view/insegnareimpararedacasa/home potete trovare risorse e strumenti per la didattica a distanza. Il sito è in progress.
Aurora Mangiarotti
#andrà tutto bene