Liceo Peano, Tortona
Sono del 1970, laureato in lettere. Ho lavorato a Chieri, Casale, Valenza, Acqui; ora insegno latino e greco al Liceo Classico di Tortona.
Sono anche animatore digitale, che cerca di facilitare la vita del personale utilizzando strumenti informatici. In questo momento non funziona il sito della scuola, quindi immaginatevi quale sia la mia posizione…
La sfida principale secondo me è smuovere le persone; i ragazzi possono fare anche centinaia di chilometri perché hanno grande motivazione, mentre è più difficile smuovere il personale docente, fare cambiare idea su come correggere un compito, su come si sta in classe, su come si usa un computer o la lavagna. Per certi versi una delle sfide del futuro è far compiere qualche movimento al corpo docente, in modo tale che come in una sorta di valanga questo movimento si trasferisca agli alunni; anche perché gli alunni hanno anche altri stimoli, vedono il mondo in rapido cambiamento e se noi rimaniamo sempre sulle nostre posizioni non riusciamo a entrare in comunicazione con loro.
L’altra sfida per i docenti è farli parlare, farli confrontare; siamo troppo diversi, dobbiamo trovare strade nuove ma anche comuni, in modo che ci sia uno standard di comportamenti e di atteggiamenti. Dobbiamo trovare nuovi strumenti di comunicazione e di interazione; nelle classiche riunioni di dipartimento scatta sempre il meccanismo che invita a finire il prima possibile, di recuperare le cose già fatte. Se c’è qualcosa di positivo nella nuova riforma della scuola è l’accento sulla progettualità. Tutti noi siamo chiamati nei nostri ambiti a mettere in campo dei progetti; la scuola che ho vissuto per quindici anni era invece qualcosa di sempre uguale a se stessa. Una scuola confortevole per certi versi; ogni anno tu sapevi cosa ci si aspettava da te ed eri perfettamente in regola. Ora invece siamo sempre fuori regola, nel senso che abbiamo delle scadenze sempre nuove, ma è stimolante quest’idea che hai sempre dei traguardi nuovi davanti. Oggi però vedo che nel personale della scuola, anche nelle segreterie, c’è spesso un freno a mano tirato che è difficile da smuovere e che può costituire un freno per tutti, anche per gli studenti.